GRASSO ADDOMINALE – come gestirlo con dieta e allenamento

P.T. Giovanni Guidante

Un addome scolpito è per tutti noi un obbiettivo che ci poniamo per accrescere la nostra autostima e per apparire migliori agli occhi degli altri. Ma non solo, avere un ridotto accumulo di adipe nella zona addominale significa prevenire una serie di problematiche e patologie più o meno importanti (diabete, colesterolemia, ipertensione, cardiopatie) che si potrebbero presentare invece in quei soggetti dove i livelli di grasso addominale e viscerale sono elevati. Cerchiamo in primo luogo di capire come e perché e in quali soggetti vi è una predisposizione all’accumulo di adipe addominale. QUADRO METABOLICO – biotipo ANDROIDE Valutare il quadro metabolico di una persona è di fondamentale importanza per individuare poi il corretto piano di allenamento ed alimentare da utilizzare al fine di ottenere un risultato concreto. Un ruolo fondamentale nella predisposizione all’accumulo del grasso addominale lo troviamo nella gestione che hanno a livello di secrezione ormonale le ghiandole surrenali. Le surrenali sono due piccole ghiandole collocate superiormente al rene, ai lati dell’ultima vertebra toracica – prima vertebra lombare. Esse sono importantissime per la nostra salute in quanto gli ormoni da loro prodotti sono capaci di influenzare l’attività dell’intero organismo. Per quanto concerne l’analisi che andremo a fare ci limiteremo a prendere in considerazione esclusivamente il cortisolo il quale è prodotto dalla parte corticale del surrene. Il cortisolo, detto anche ormone dello stress, ha come caratteristica l’aumento della glicemia (iperglicemizzante), la riduzione dell’attività dei recettori insulinici, il favorimento del catabolismo proteico (conversione delle proteine in glucosio) e può anche stimolare la lipogenesi (conversione dei glucidi in lipidi). Volendo inquadrare questi soggetti in un biotipo specifico andremo sicuramente a parlare del biotipo ANDROIDE detto anche IPERLIPOGENETICO, che, analizzando la parola IPER (molto) LIPO (grasso) GENETICO (geneticamente accumula facilmente grasso). L’ ANDROIDE è, per caratteristiche dettate dal quadro ormonale del biotipo, generalmente di sesso maschile ma non sono da escludere donne che rientrano in tale costituzione (soprattutto con il subentrare della menopausa dove l’equilibrio ormonale della donna cambia favorendo un aumento degli ormoni maschili, in particolare del cortisolo). La DIETA per la PANCIA PIATTA Fatta questa breve analisi del perché a livello ormonale si ha la tendenza all’accumulo di adipe addominale, adesso possiamo parlare di una dieta volta a combattere questa problematica. La parola chiave è CALMA INSULEMICA Infatti l’obbiettivo principale per controllare la produzione di cortisolo e il conseguente aumento della glicemia e dell’insulina, è di mantenere sotto controllo gli zuccheri presenti nel nostro flusso ematico. Questo obbiettivo si raggiunge prediligendo cibi a basso Indice Glicemico (IG <55) e organizzando la propria alimentazione in più pasti da suddividere nel corso della giornata (da 5 a 7 pasti a seconda delle caratteristiche e abitudini del soggetto). Altrettanto efficace potrebbe essere la gestione dei carboidrati che, in un soggetto androide, con quindi una forte produzione di cortisolo nelle ore centrali della giornata, andrebbero inseriti prevalentemente nei pasti serali (quando appunto i livelli di cortisolo si abbassano).  ALLENAMENTO e PANCIA PIATTA È veramente così fondamentale un allenamento specifico per la riduzione del grasso addominale? La risposta a questa domanda per quanto mi riguarda va in due direzioni: SI – un allenamento specifico per uno specifico gruppo muscolare, in questo caso l’addome, migliora sicuramente la microcircolazione nell’area interessata favorendo lo smaltimento degli accumuli adiposi. In particolare se si esegue un allenamento CFT (Cardio Fit Training) dove si alterna un lavoro ad alta intensità con sovraccarichi a un lavoro a bassa intensità con macchine cardio mirato alla zona, si avrà certamente un miglioramento estetico. NO – non è così di primaria importanza un allenamento specifico e mirato alla zona in quanto la risposta ormonale derivata da una corretta abitudine alimentare e ad un corretto stile di vita sono molto più rilevanti al fine di ottenere un addome “scolpito”. Infatti si potrebbe prevedere un allenamento dove nel microciclo non sono previsti esercizi specifici per l’addome (anche se questa è un’affermazione da considerarsi al limite in quanto il nostro addome e i muscoli del CORE lavorano costantemente nella loro primaria funzione, cioè quella di sostenerci) e ottenere comunque il risultato desiderato (la cosiddetta tartaruga).